Teatro

PARIS 1900 - la collezione del Petit Palais di Parigi

PARIS 1900 - la collezione del Petit Palais di Parigi

L'esposizione arriva in Italia dopo essere stata a Brussels, Rio de Raneiro, Tokyo e in Québec per far conoscere il ricco patrimonio del museo ed allargare lo sguardo su Parigi oltre la pittura, attraverso sculture, oggetti d'arte, arredi, gioielli, ceramiche, stampe, fotografie dalle raccolte del Petit Palais, inaugurato nel 1902 in seguito all'Esposizione Universale come Palazzo delle Belle Arti della capitale francese. Sono esposte 130 opere, un viaggio sentimentale in una città, Parigi, che riannoda, nelle espressioni di una stagione artistica memorabile, le atmosfere, gli umori, i cambiamenti, le ambizioni, i successi, le sconfitte di un mondo che ha come protagonisti ceti sociali diversi, colti nei teatri, per le piazze, negli interni fastosi, sulle strade, nella frivolezza leggera dell'eleganza ma anche nella durezza del lavoro e nella indigenza dignitosa degli umili. Infatti la mostra rende omaggio alla belle époque e all'Esposizione universale, un periodo in cui fioriva l'Art Nouveau e un forte vento di innovazione e libertà agitava il mondo della cultura. La mostra mette in luce anche l'altra faccia della città: i sobborghi industriali, popolari, spesso miseri, che diventano fonte di ispirazione per gli artisti interessati soprattutto agli aspetti sociali, tra cui i fotografi, esponenti di un'arte di recente invenzione. L'esposizione non racconta solo gli stili di vita della borghesia vogliosa di lusso e divertimento, ma esplora anche gli scenari oscuri e meno noti al grande pubblico di un'arte a sfondo sociale, dove il figurativo si concentra su un proletariato escluso e abbandonato, eppure nobilitato nella celebrazione del tema del lavoro. E questo ha un senso ulteriore a Barletta perchè Parigi fu capitale di adozione di De Nittis, luogo di atmosfere, ideali e costumi che costituirono l'humus dell'arte del pittore. Tra i dipinti si segnalano il “Ritratto di Sarah Bernhardt”, “Le fleur aux cheveux” di Berthe Morisot, “Il cappello di paglia rosa” di Jacques-Emile Blanche, il “Ritratto di Madame Hervé” (con quelle mani che sembrano modellate nel marmo), gli “interni moderni” di George Rémon e le immagini della miseria di Fernand Pelez; tra le arti applicate i magnifici vasi di Emile Gallé, il paravento “Le quattro stagioni” di Eugène-Samuel Grasset (sui anche alcuni pettinini), le sedie di Hector Guimard, i gioielli di René Lalique, per finire con le sculture di operai in terracotta di Aimé Jules Dalou. Barletta (BA), pinacoteca Giuseppe De Nittis, palazzo della Marra, fino al 20 luglio 2008, aperta lunedì dalle 10 alle 14, da martedì a domenica dalle 10 alle 20 (venerdì chiusura posticipata alle 23), ingresso euro 9,00, catalogo Skira, infoline 199.151.123, sito internet www.pinacotecadenittis.it